Domenica 28 gennaio si sono svolti i festeggiamenti per Don Bosco, secondo una formula del tutto nuova, che ha visto la partecipazione di una comunità “allargata” grazie ad una sostanziale apertura verso il quartiere.

La festa ha infatti viste coinvolte le varie realtà che, da mesi a questa parte, insieme collaborano nell’ambito del progetto “Barriera oggi” (finanziato dall’Impresa sociale Con i Bambini) per costruire insieme una Comunità educante, da ieri riconosciuta sotto il nome di “GenerAzioni in Barriera”.

Il nome stesso vuole sottolineare i principali tratti e valori della comunità nascente: il forte radicamento di tutti gli attori nel quartiere di Barriera di Milano, l’importanza dell’intergenerazionalità, la volontà di orientare comunitariamente e concretamente l’azione educativa rivolta ai ragazzi del quartiere.

A far parte della Comunità, per ora, oltre al nostro Oratorio troviamo la Parrocchia San Domenico Savio, l’Asd Auxilium Monterosa, la Libreria Il Ponte sulla Dora, la Biblioteca Primo Levi, la palestra Vertigimn, Inventori di Sogni aps, l’Università IUSTO, l’IC Bobbio-Novaro, il Comitato Salesiani per il Sociale, AGS per il territorio.

Un fitto programma ha così visto il coinvolgimento attivo di tante persone provenienti da bacini diversi ma convogliate per l’occasione in un unico grande evento: la firma del patto (consultabile CLICCANDO QUI) nell’ex bocciofila subito dopo la messa; a seguire grandi giochi per le ragazze e i ragazzi del nostro quartiere, poi il pranzo comunitario, ancora grandi giochi, delle letture per i più piccini grazie a Inventori di Sogni, un book corner ad opera della libreria e della biblioteca, un torneo di basket per i più grandi e, infine, uno spettacolo teatrale che ha visto il coinvolgimento degli animatori dell’oratorio in veste di presentatori, delle atlete di discipline aeree di Vertigimn, del cantastorie Alberto Bozzolan e dei ragazzi della scuola media Bobbio, che si sono fermati a sognare e rappresentare (con disegni e parole) una Barriera diversa.

“Solo uniti possiamo rendere la Barriera migliore”

così concludevano i giovani studenti, ben esplicitando il senso del progetto.

Nel ringraziare ancora chi si è messo in gioco per rendere questa festa speciale, rilanciamo l’invito a prendere parte a questo movimento:

“E tu… Cosa sogni per Barriera?”

perché i veri sogni sono e rimangono quelli del noi.

Si segnala anche l’articolo in merito apparso sul settimanale La Nuova Periferia, disponibile CLICCANDO QUI.