Sabato 10 maggio alle ore 20:30, si è tenuto a Torino lo Schoolvision, che ha portato alla vittoria gli Anthys, gruppo del liceo classico Cavour, con il brano “Oscar winning tears”.
Noi del Michele Rua abbiamo avuto il piacere di intervistare l’arrangiatore e direttore d’orchestra, (nonché nostro professore di musica) del brano vincitore: Flavio Mattea. Ma ora basta chiacchiere passiamo all’intervista.
Che cos’è e quando nasce lo Schoolvision?
Flavio Mattea: Lo Schoolvision nasce nel 2022 dall’idea della scuola superiore Valsalice su ispirazione dell’Eurovision song contest, ed è una gara canora tra scuole superiori. Quasi tutte le regioni d’Italia partecipano, e ognuna di esse ha il proprio Schoolvision.
Che cosa ha provato quando l’hanno chiamata per arrangiare il pezzo “Oscar winning tears”?
Flavio Mattea: Ho provato voglia di mettermi in gioco, per divertirmi e per cercare di dare il massimo. Ma allo stesso tempo anche gratitudine per la fiducia che hanno riposto in me.
Quante prove avete fatto?
Flavio Mattea: Se devo essere sincero abbiamo fatto una sola prova: ci siamo trovati 10 giorni prima dello Schoolvision e abbiamo provato tutta la mattina.
Cosa avete provato quando vi hanno nominato sul podio?
Flavio Mattea: Di sicuro stupore, perché essere arrivati sul podio nonostante le numerose scuole per noi era già un grandissimo risultato, ma soprattutto gratitudine perché la maggior parte dei punti erano stati assegnati dalla giuria tecnica.
Cosa ha significato per lei aver contribuito alla vincita dei ragazzi del Cavour?
Flavio Mattea: Per me ha significato aiutare a valorizzare dei ragazzi musicisti, ma soprattutto ad unire ancora di più il gruppo degli Anthys essendo tutti di classi e percorsi di studio differenti.
E infine le volevamo chiedere, ha imparato qualcosa da questa esperienza?
Flavio Mattea: Devo dire di sì perché, questa é stata la prima volta che ho portato una band come arrangiatore e direttore d’orchestra e avere vinto è stato molto emozionante per me.
Grazie per averci dedicato del tempo e noi le auguriamo tante altre esperienze del genere!
-Ginevra Gonzi 2B